E’ una delle cittadine più antiche d’ Italia, situata su una rupe di tufo, ricca di vie e di stradine che durante l’ arco della giornata cambiano aspetto e colori a secondo della luce, ma anche di grotte e tunnel sotterranei. Ogni casa costruita sulla sommità della rupe è stata realizzata con il tufo prelevato dal sottosuolo, che ha dato origine ad un labirinto di grotte tutt’ora visitabile. Si può godere della bellezza di Orvieto in diversi modi: passeggiando nella cittadina, visitando le viuzze, le sue meravigliose chiese ed i prestigiosi palazzi; osservandola da lontano, esattamente dal punto panoramico il “belvedere” dove è possibile apprezzare la maestosità della rupe rispetto alle campagne che la circondano; ed infine esplorando il suo sottosuolo, ripercorrendo grotte, labirinti e tunnel sotterranei su cui Orvieto vive.
La magia di questo piccolo borgo incanta non solo i turisti, ma i suoi stessi abitanti, e vorrei farvi conoscere quei luoghi che ogni giorno mi fanno apprezzare la mia città nativa.” text_line_height=”30″ text_margin=”15″]
Ti piacerebbe fare un corso di ceramica o di cucina, fare un giro nella natura verde umbra o visitare una cantina nel cuore dell’Orvieto Classico?” text_color=”#ffffff”][/mkdf_elements_holder_item][/mkdf_elements_holder]
Piazza Duomo – Partendo dalla Torre del Moro, si percorre Via del Duomo ricca di negozietti di ceramica Orvietana, di bar e ristorantini. Già a metà strada è possibile iniziare ad ammirare la maestosità della cattedrale, capolavoro dell’ architettura gotica romanica (1290/1550). Venne costruito per volontà di papa Niccolò IV per dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena. Poco prima di giungere alla piazza, sulla destra si trova Via dei Magoni, anche conosciuta dagli orvietani come Via degli Artigiani. Questa piccola via è molto caratteristica grazie ai negozietti artigianali che mettono in mostra le loro opere e per il particolarissimo Mago di Oz, negozio d giocattoli e stampe dei tempi passati, che rende fiabesco questo angolo. Una volta giunti a Piazza Duomo è d’obbligo ammirare la bellezza della cattedrale, passeggiare nella piazza godendosi ogni sua angolazione e finalmente entrare nella Cattedrale per ammirarla anche al suo interno. La piazza offre altri punti d’interesse, come il Museo Etrusco ed il Museo Faina, entrambi con reperti archeologici dell’età etrusca, ma anche l’ingresso di Orvieto Underground. Un modo tipico per spendere un caldo pomeriggio Orvietano in Piazza Duomo è gustare l’ottimo gelato dell’antica gelateria Pasqualetti seduti sugli scalini della cattedrale rinfrescati dalla piacevole brezza che solitamente si alza nel tardo pomeriggio.
Piazza del Capitano del Popolo– Prendendo la Torre del Moro come riferimento e percorrendo via della Costituente si giunge a piazza del Popolo che ospita il Palazzo del Capitano del Popolo, costruito intorno al XIV secolo. Era la dimora del cittadino più importante dell’epoca medioevale, “ il capitano del popolo” e, fino a pochi anni fa, erano custoditi al piano superiore, in maniera maniacale, i costumi e le armature di tutti e trecento i figuranti del corteo storico. Infatti da questo splendido palazzo usciva il corteo ed aveva inizio questa bellissima rappresentazione storica che si tiene il giorno del Corpus Domini. Oggi è adibito ad ospitare eventi e congressi.
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Proseguendo su via del Popolo si raggiunge il giardino pubblico più apprezzato nel periodo estivo, la Confaloniera. Grazie al suo viale alberato ed alla sua posizione strategica, è uno dei luoghi preferiti dai bambini per giocare, ma anche da giovani ed anziani per passeggiare e godersi un bellissimo panorama.
Piazza Cahen– La nostra passeggiata prosegue fino a Piazza Cahen, uno degli ingressi di Orvieto.
Scendiamo quindi al Pozzo di San Patrizio, un capolavoro di ingegneria rinascimentale, in cui due rampe di scale elicoidali a senso unico completamente autonome e servite da due diverse porte, permettono di scendere e salire senza mai incontrarsi. Fu costruito da Antonio da Sangallo 1527/1537 per volere di papa Clemente VII reduce dal Sacco di Roma. Possiamo poi riposarci nella fortezza di Albornoz con i suoi suggestivi giardini interni. Dalla piazza è possibile scendere con la funicolare alla stazione ferroviaria. Accanto l’ingresso dell’Albornoz è possibile decidere di inoltrarsi nel famoso “Anello della Rupe”, un percorso di circa 5 km che gira ad anello intorno alla cittadina. Durante il percorso sono presenti diverse uscite, tra cui quella per la Necropoli Etrusca. Quest’ultima testimonia l’antica civiltà che fondò Orvieto e descrive il loro culto per la vita dopo la morte, attraverso la costruzione di una vera e propria città dei morti.
Quartiere Medioevale – Proseguendo il tratto di corso in direzione opposta rispetto a piazza Cahen si raggiunge piazza della Repubblica, dove si può ammirare la Chiesa di Sant’ Andrea, con i suoi sotterranei, la bellissima e particolare torre dodecagonale ed i maestosi archi del palazzo comunale. Attraversando la piazza troviamo la via più ripida della cittadina che raggiunge Porta Romana, il più antico ingresso della città. Percorrendo Via della Cava è possibile visitare l’antico pozzo della Cava, dove nel periodo natalizio viene allestito un caratteristico Presepe, unico nel suo genere. Sulla destra rispetto alla via si trova la parte più antica di Orvieto, il quartiere Medioevale. La bellezza e la tranquillità della zona, lontana dal flusso turistico, rende questo quartiere uno dei più suggestivi ed amati della città. E’ famoso per la chiesa di San Giovenale, costruita nel 1004 sui resti di una chiesa paleocristiana edificata sulle fondamenta di un tempio etrusco, considerata la più antica cattedrale prima dell’edificazione del Duomo. Nella bella piazza di San Giovenale si può visitare la chiesa di Sant’Agostino, edificata dai frati agostiniani nel 1264, in cui sono esposte le statue marmoree dei dodici apostoli che fino al XIX secolo si trovavano ai piedi di ogni colonna all’interno della cattedrale. Fare una rilassante passeggiata lungo le mura cittadine offre una bellissima vista sulla vallata, con tramonti mozzafiato ed un’incantevole veduta del quartiere, ricco di stradine e casette con giardini fioriti che fanno respirare un’ aria d’altri tempi.
Le Chiese – La Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, simbolo della città, è una tra le più belle d’Italia e del mondo. Sul transetto sinistro si apre la Cappella del Corporale. realizzata per conservare la reliquia del Corpus Domini racchiusa all’interno di un tabernacolo, realizzato da Nicola da Siena e dall’Orcagna. Sul transetto destro, la Cappella di San Brizio, dedicata al Santo Vescovo “San Brizio” protettore di Orvieto. La decorazione pittorica fu iniziata dal Beato Angelico con l’aiuto di Benozzo Gozzoli, terminati poi da Luca Signorelli, con un ciclo dedicato al tema dell’apocalisse ed il Giudizio Universale.
Chiesa di San Giovenale la prima cattedrale di Orvieto.
Chiesa di Sant’Agostino, usata come suggestiva sala espositiva che ospita le statue marmoree degli apostoli.
Chiesa di Sant’Andrea ed i suoi che sotterranei.
Chiesa di San Francesco, tipica costruzione francescana, ha avuto per diverso tempo il ruolo di Duomo della città, dove fu canonizzato il re di Francia Luigi IX da parte del Papa Bonifacio VIII. E situata nel punto più elevato della rupe e inoltre, è la seconda in assoluto, dopo la basilica di Assisi, ad essere stata dedicata a San Francesco.
Chiesa di San Domenico.
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Ceramiche Mastro Paolo II – Corso Cavour, 166
Pura arte orvietana, che si tramanda da padre in figlio. Ceramica artigianale interamente realizzata a mano, originale e unica nel suo design. Con le sue linee concentriche, le macchie casuali e sfumate, sono rese irripetibili dal procedimento manuale, creando oggetti unici e subito riconoscibili.
La Corte dei Miracoli –
La bottega nasce nel 1990, dalla straordinaria fantasia e manualità, dell’artigiano Alberto Bellini che, con la sua maestria, riesce a dare delle bellissime e particolarissime forme alla terra cotta.
L’amore per il Medioevo, storico e fantastico, è la ragione per cui i lavoratori spaziano dai castelli, alle torri, agli gnomi, alle maschere, ai piccoli borghi, ma anche alla rappresentazione, con mattonelle, delle corporazioni delle arti e mestieri orvietani, dei quattro quartieri di Orvieto, simbologia varia, soli e lune, abbracci, ballerine e lampade.
Entrare nel negozio di Alberto è come trovarsi in un mondo di favole.